30 settembre 2019

"La Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria di San Pietro Clarenza, in provincia di Catania, rischia di rimanere a corto di acqua a causa del mancato funzionamento dell’autoclave”: è l’allarme lanciato da Armando Algozzino, S.Commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria in merito alle attuali condizioni della struttura, situata in via dei Papaveri 13.

Tecnicamente, le pompe dell’autoclave - quattro in tutto - si sono progressivamente rotte: nel tempo, è stata chiesta la loro sostituzione ma l’Amministrazione, secondo il sindacato,  non ha provveduto a finanziare gli interventi all’impianto nei tempi adeguati per garantire igiene e salubrità agli ambienti.

“L’acqua non arriva più al block house, né tantomeno al bar, alla mensa e alla stessa Direzione – denuncia l’esponente sindacale – per non parlare degli alloggi residenziali che ospitano le famiglie e della Didattica”.

 “Le pulizie    -  precisa  -  vengono effettuate con le riserve idriche destinate allo spegnimento degli incendi: una situazione indecorosa che racconta alla perfezione lo stato di abbandono di questa realtà così importante nello scenario della pubblica amministrazione, dove attualmente si svolgono il 176° e 177° Corso che interessano complessivamente circa 200 allievi, ai quali ovviamente si aggiungono agenti e personale amministrativo lì in servizio, ma anche tutor e docenti impegnati nella formazione”.

“Un presidio di legalità che dovrebbe rappresentare una punta di diamante per il territorio catanese e per tutto il Mezzogiorno  - afferma Algozzino  -  diventa invece l’emblema di una pubblica amministrazione allo sfascio, malgrado le ripetute richieste inoltrate al Provveditorato nell’ultimo quinquennio”.

“Uno stato di abbandono  - osserva -  che non può lasciarci indifferenti: le segreterie provinciali e regionali della UILPA Polizia Penitenziaria hanno raccolto infinite lamentele da parte del personale che ha denunciato l’assenza di pulizia e delle condizioni adeguate per lavorare”.

“Chiediamo all’Amministrazione  -  conclude il S.Commissario nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria - di intervenire immediatamente e ripristinare le condizioni di vivibilità originarie della struttura”.

 

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Marianna La Barbera

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