“Una città sempre più povera, dove i fenomeni della desertificazione demografica e produttiva sono ormai parte integrante del paesaggio urbano, che assiste inerme all’abbandono forzato di tanti giovani, costretti ad andare all’estero alla ricerca di un futuro occupazionale meno incerto: questa è Catania, in preda a una crisi che appare ormai irreversibile”.

Questa è la denuncia del segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Armando Algozzino che, attraverso la pagina Facebook del sindacato, esprime forte preoccupazione per la situazione socio – economica in atto.

“Comparti di fondamentale importanza quali l’edilizia – afferma l’esponente della Uil – sono fermi e centinaia di aziende, sia nel tessuto urbano che in provincia, chiudono i battenti o trasferiscono altrove le proprie attività: la parola d’ordine è diventata licenziare e non vi è nessuno che metta in atto un’inversione di tendenza, a partire dalla politica e dai vari governi che, semmai, hanno contribuito al progressivo impoverimento dei dipendenti pubblici con rinnovi di contratto ‘fantasma’ o accorpando Enti e aziende con il pretesto dei tagli alla spesa”.

 

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