Casa Circondariale Catania Piazza Lanza
Applicazione “Sentenza Torreggiani”- Utilizzo unità femminile nel turno notturno - Busta chiusa servizio notturno
Egregio Sig. Provveditore,
così come è solita fare la nostra O.S., abbiamo cercato di risolvere i problemi e i punti in oggetto indicati in sede locale, ma nonostante note specifiche, riunioni sindacali dove tutte le sigle erano concordi in merito alle problematiche di seguito indicate, le stesse sono rimaste invariate.
Per quanto concerne l’applicazione della “Sentenza Torreggiani” ci preme sottolineare come tutte le sigle sindacali nell’ultima riunione erano concordi che non era possibile applicarla inizialmente al reparto femminile Etna in quanto mancavano le condizioni di sicurezza per il personale e difatti allo stato attuale una unità di P.P. femminile presta servizio dentro il reparto femminile con un banchetto di scuola in mezzo alle detenute con le celle aperte e col cancello alle sue spalle chiuso dall’esterno. Tale fatto, è evidente, mette in pericolo la sicurezza dell’unità di polizia nell’immediato, in quanto la stessa potrebbe essere aggredita da qualche detenuta prima dell’arrivo dei rinforzi. Pertanto si chiede che l’unità presti servizio al di là del cancelletto d’ingresso in sicurezza con sistemi di videosorveglianza per il tempo in cui le detenute hanno le stanze aperte e cioè dalle ore 9.00 alle ore 17.00. D’altra parte nell’ordine di servizio n. 29/2013 del 29.10.2013 avente ad oggetto “compiti degli operatori di P.P. incaricati dei servizi presso il reparto detentivo femminile Etna” non è contemplato da nessuna parte che l’unità debba stare chiusa dentro il reparto in mezzo alle detenute con un banchetto. In altri Istituti infatti la sentenza Torreggiani è stata adottata con l’accortezza di utilizzare le misure di sicurezza previste per il personale, e gli operatori di P.P. osservano i detenuti tramite monitor posti al di fuori del reparto. Si chiede pertanto l’adeguamento necessario in materia di sicurezza del personale (sistema di videosorveglianza per il reparto femminile Etna) nel rispetto del ruolo e in attesa, che il servizio di addetto al reparto venga svolto al di là del cancelletto con controllo periodico del reparto.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo del personale femminile nel turno notturno, considerato che per anni la nostra O.S. si è battuta per ottenere un incremento dell’organico del personale maschile e femminile e che dopo tante lotte l’organico di P.P. femminile è quasi al completo, si chiede che nel turno notturno prestino servizio all’interno del reparto femminile due unità e non una come sovente avviene, come da accordi sindacali e a garanzia della sicurezza del personale in quanto il reparto è chiuso dall’interno e in caso di necessità del personale a qualsiasi titolo (vedi un malessere) potrebbe non essere possibile un intervento in tempi brevi.
Infine l’atavica questione della busta chiusa per i posti di servizio maschili e femminili nel turno notturno continua a non essere risolta nonostante tutte le note della nostra O.S. e nonostante tutte le OO.SS. nella penultima riunione con la Direzione fossero concordi ad eliminarla e la stessa Direzione aveva assicurato che con il completamento dei lavori al Reparto Troina sarebbero venute meno le motivazioni che avevano portato a mantenerla. Facciamo presente al Provveditore che la C.C. di Piazza Lanza è l’unico Istituto d’Italia ad adottare tale sistema e che i posti di servizio vanno indicati per la legge sulla trasparenza in tutti i turni di servizio come di fatto avviene per tutti gli altri turni dove la sicurezza dell’istituto è importante tanto quanto nel servizio notturno e la questione è di interesse sindacale in quanto viola la legge sulla trasparenza e di conseguenza il diritto del personale di conoscere il posto di servizio che dovrà ricoprire, anche in funzione del corretto vestiario da indossare (mimetica o divisa) secondo il posto di servizio assegnato. Considerato che tale problematica esiste da molto tempo, riteniamo che un intervento urgente da parte del Sig. Provveditore sia doveroso ed opportuno per garantire le corrette relazioni sindacali, il rispetto degli accordi e i diritti del personale.
Si resta in attesa di urgente riscontro nei tempi previsti dal contratto evitandoci che per motivi facilmente risolvibili si debba intraprendere un’azione vertenziale nei confronti dell’Amministrazione ed interessare delle questioni indicate gli organi superiori dell’Amministrazione Penitenziaria.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale
Coord. Responsabile U.I.L.-P.A.
Armando Algozzino