Oggetto: Perché non funziona la Pubblica Amministrazione????
Vedesi vertenza C.C. Bicocca
Sit-in presso la Prefettura di Catania 2 aprile 2015 dalle ore 10.30
alle ore 12.30
Egregio Provveditore,
la S.V. ha già convocato due volte al Provveditorato di Palermo per le vertenze alla C.C. di Bicocca senza mai risolvere un problema annoso, cioè la mancata applicazione delle norme fissate per la gestione del personale. Nel rispetto dei diritti dello stesso in data 26.01.2015 la scrivente O.S. su invito della S.V con nota prot. n. 6835-OR/III del 23.01.2015, ha rinviato il sit-in, ma la Direzione di Bicocca ha perpetrato sempre un comportamento unilaterale e poco rispettoso delle regole.
Questo sit-in è stato sollecitato e richiesto sia dal Coordinamento territoriale Penitenziari per il personale di polizia penitenziaria che dal Coordinamento territoriale Giustizia per il personale del Comparto Ministeri.
Per quanto riguarda il personale di Polizia Penitenziaria non è più accettabile che tutti gli inviti fatti dalla S.V. vengano disattesi dal Direttore e dal Comandante e tutti gli accordi vengano disapplicati, vedi:
- L’Accordo Quadro Regionale è inesistente;
- Ha variato l’orario di lavoro immotivatamente disponendo il 3° turno anziché il 4° turno come da A.Q.N. dopo 13 anni (nonostante l’incremento di unità provenienti dalla Scuola di Formazione di San Pietro Clarenza);
- Non rispetta gli interpelli;
- Alla M.O.F. il personale svolge servizio senza interpello e spesso viene impiegato il personale a turno (sembra assurdo ciò dopo i fatti giudiziari avvenuti a Bicocca). Il personale che giornalmente è destinato al servizio M.O.F., lavora senza le previste attrezzature antinfortunistiche “alla faccia delle norme”;
- All’Ufficio Servizi è stato inserito un Ispettore senza interpello e senza concertazione;
- L’anzianità di servizio è ignorata nell’assegnazione dei posti di servizio preminenti;
- Posti di servizio a turno personalizzati (vedi portinerie);
- Accanimento verso la Segreteria Agenti ove ormai sono rimaste solo 2 unità (una unità viene utilizzata quasi sempre a turno) e le pratiche del personale restano in arretrato.
- Solo un Ispettore (ultimo arrivato) garantisce con regolarità i turni notturni e pomeridiani. I restanti Ispettori garantiscono al massimo nel totale un solo servizio mensile nel turno di notte e pomeridiano;
- L’Armeria non ha una postazione di servizio fissa con un armiere destinato a tale servizio;
- Da anni non vengono indetti interpelli per la rotazione nei seguenti posti di servizio, nonostante i solleciti vertenziali da parte della nostra O.S.:
- Sala avvocati;
- Ufficio Servizi;
- Segreteria in sostituzione unità distaccata;
- Area sanitaria;
- Reparto colloqui e attinenti;
- Cucina detenuti che come la MOF il personale ruota a turno senza avere un incarico fisso regolato da interpello;
- Parlando poi di privilegiati, c’è personale che esce da un posto previsto ad interpello e, senza mai espletare i 12 mesi previsti a turno, viene riassegnato in un posto di servizio ad interpello, senza partecipare ad alcun interpello;
- Alcune unità del servizio a turno espletano sempre e costantemente la mattina 8/14 e oltre ad avere tale agevolazione rispetto alle altre unità creano problematiche per le sostituzioni dalle 14 alle 16 (per completamento servizio al 3° turno);
- Disapplicazione dei turni di servizio infatti si rileva che a tutt’oggi qualche unità è stata chiamata ad espletare turni 8/18 e saltuariamente 8/21;
- Spesso un solo Assistente Capo espleta la Sorveglianza generale e Preposto in maniera programmata nei turni 16/24 e 0/8. Il tutto per garantire che gli ispettori espletino esclusivamente turni 8/16;
- Nulla è stato eseguito per il benessere del personale relativo alle direttive indicate nella circolare DAP del 15.04.2014. (Si invita l’Amministrazione ad un’ampia riflessione e pensi che alla C.C. di Bicocca ci sono stati in questi anni n. 2 suicidi e n. 2 omicidi tra il personale oltre a diversi decessi per infarto);
- Block house: tale posto di servizio importante per l’ingresso nell’area penitenziaria (C.C. Bicocca, I.P.M. Bicocca e Aula bunker) resta scoperto da unità nelle ore notturne. Posto di servizio solo citofonico e precariamente visivo da unica telecamera fissa e l’ingresso ha un’illuminazione precaria. Inoltre pare che suddetto posto di servizio sia stato dichiarato più volte pericoloso perché tutto di metallo a rischio di folgorazione per il personale che presta lì servizio nelle ore diurne e pomeridiane.
P. Q. S.
Non è più possibile tutelare un Direttore e un Comandante che non applicano l’A.Q.N. (Accordo Quadro Nazionale) e il P.I.R. (Protocollo d’Intesa Regionale) e il P.I.L. (Protocollo d’Intesa Locale), specialmente dopo i fatti avvenuti a Bicocca (che ha visto intervenire l’autorità giudiziaria). Riteniamo utile per il personale la corretta interpretazione delle norme.
Potremmo scrivere dei libri se il DAP e il Provveditore facessero rilegare le vertenze ricevute per l’Istituto di Bicocca, ove si evince che la Direzione ha sempre disatteso gli accordi sindacali, e i Suoi successivi interventi lo confermano.
Per quanto riguarda il personale del Comparto Ministeri
- abbiamo fatto rilevare una disapplicazione delle norme e della legge con nota n. 16215/SN-C del 16.02.2015 (più due note aggiuntive) che recitava:
“In premesse, Codesta Direzione Generale del Personale con note n. GDAP-018406 del 27.05.2013 e n. GDAP 0087822 del 06.03.2014 – adottate sulla base del D.Lgs. 27.10.2009 n. 150 in tema di gestione della performance e della valutazione dell’apporto individuale dei lavoratori – disponeva per trasparenza dell’azione operativa la necessità di puntuale applicazione del correlativo D.M. 27.04.2011, che declina i passaggi operativi e deve essere reso conoscibile a tutto il personale, al fine di consentire l’attribuzione dei correlativi incentivi economici.
Per l’anno 2013, in particolare, disponeva ai Direttori l’individuazione di semplici obiettivi da attribuire al personale, derivati o dai piani operativi elaborati dal Provveditore regionale o dalla missione istituzionale;
disponeva pertanto la compilazione di una scheda-obiettivo compilata dal direttore e sottoscritta entro e non oltre il 28.06.2013, sottoposta per accettazione al dipendente.
Di poi, Codesta Direzione Generale del Personale, con successiva nota n. GDAP-0407792 del 28.11.2013, intendendo portare a completamento il sistema di valutazione del personale del comparto ministeri per l’anno 2013, disponeva la compilazione della correlativa scheda, predisposta dall’Organismo Indipendente di Valutazione entro e non oltre il 28.02.2014., colloquio e contraddittorio tra direttore/valutatore e dipendente/valutato e notifica della stessa scheda.
Per l’anno 2014, analogamente, Codesta Direzione Generale del Personale, con nota n. GDAP-0262142 del 23.07.2014, richiamando i sopradetti adempimenti disponeva che i direttori - per il buon andamento dell’organizzazione complessiva dell’Amministrazione penitenziaria - individuassero obiettivi “chiari, concreti e condivisi” da attribuire al personale, derivati dal Piano della performance 2014, e pertanto la compilazione di una scheda-obiettivo compilata dal direttore e sottoscritta entro e non oltre il 31.07.2014, sottoposta per accettazione al dipendente.
Ciò premesso, nessuno dei sopradetti adempimenti e termini è stato ottemperato dal direttore della Casa circondariale di Catania Bicocca.
In totale assenza di trasparenza amministrativa, il personale tutto non è mai stato reso edotto né del D.M. 27.04.2011, né di tutte le Ministeriali e Provveditoriali di riferimento: il personale è stato tenuto all’oscuro di tutta la materia.
In palese violazione di legge, il direttore della Casa circondariale di Catania Bicocca non ha mai comunicato a nessun dipendente obiettivi da perseguire, né per l’anno 2013, né per l’anno 2014; nè ha mai – con grave inadempienza – compilato schede/valutazione.
Quanto sopra ha arrecato un grave e irreversibile danno al personale non valutato nel 2013, né ora valutabile – per assenza di obiettivi assegnati entro il 31.07.2014 – per il decorso anno.”
Il Provveditore ha assicurato a tal proposito con nota n. 018570-OR/III del 26.02.2015 che “sulle doglianze manifestate dal codesta sigla sindacale sono in corso accertamenti da parte dello scrivente”, che di certo possono essere espletate in un solo giorno. A tutt’oggi non abbiamo l’esito di un fatto di gravità estrema.
Inoltre lamentiamo:
- assenza diritto d’informazione preventiva e successiva;
- mancata organizzazione del lavoro;
- violazione della vigente normativa relativa all’orario di lavoro;
- assenza di trasparenza di gestione degli atti del personale;
- disconoscimento dell’organizzazione per aree;
- gestione unilaterale e autoritaria del personale;
- mortificazione delle autonomie professionali dei dipendenti;
- assenza di programmazione del lavoro;
- omissione nell’assegnazione di obiettivi al personale;
- mancata valutazione del personale;
- assenza di un piano d’istituto condiviso.
Problematica comune a tutto il personale:
tutto il personale che deposita qualsiasi atto in Direzione non ha possibilità di avere una ricevuta dell’atto depositato (sono stati ritirati i timbri). Assurdo!!!
P. Q. S.
Considerato che un dirigente non può essere indipendente da una Amministrazione;
Considerati che l’Amministrazione non ha mai preso provvedimenti contro tale Dirigente e contro il Comandante dell’Istituto (visto lo scaricabarile a vicenda);
Considerati che un Dirigente Penitenziario che disattende i Consigli e gli inviti del Provveditore e dissente dalle vertenze per i diritti del personale va avvicendato;
SI PROCLAMA
un sit-in presso la Prefettura di Catania giorno 2 aprile 2015 per far conoscere le problematiche del personale della C.C. di Bicocca e all’opinione pubblica per far rilevare che nella Pubblica Amministrazione si interviene solo su semplici piccoli lavoratori e l’ALTA Dirigenza si astiene dall’intervenire contro un Dirigente e/o un Comandante.
I fatti ormai sono talmente gravi che non può l’Amministrazione Penitenziaria non intervenire.
Il Segretario Generale
UILPA Catania
Armando Algozzino