Vertenza Tribunale per i Minorenni di Catania. Richiesta incontro. Proclamazione stato di agitazione del personale.

         Egregio Presidente,

durante la nutrita assemblea tenuta dallo scrivente in data 09.09.2016 con tutto il personale sono emerse delle problematiche strutturali, ambientali, organizzative che soffre di fatto il personale. È evidente che servirebbe un incontro per discutere con le SS.LL. di quanto lamentato dal personale. Diversi sono i punti che le SS.LL. dovranno tenere in considerazione, che qui di seguito si elencano:

  • Una corretta ridistribuzione dei carichi di lavoro che a nostro avviso vanno rivisti ed equamente distribuiti per qualifiche funzionali;
  • Che si indica un interpello per la partecipazione ai progetti tra tutto il personale, commisurando il carico di lavoro. È evidente che un carico di lavoro eccessivo renderà difficile la partecipazione ai progetti. Ecco perché si chiede come nel punto precedente una rivisitazione ed un’equa distribuzione dei carichi di lavoro;
  • Non esiste di fatto la “banca ore” per il personale per il recupero ore eccedenti, ritardi e permessi brevi;
  • L’Ufficio G.U.P. e G.I.P. è sotto potenziato dal punto di vista del personale. All’Ufficio della Volontaria Giurisdizione il carico di lavoro è tale da non poter dare riscontro a quanto richiesto, con eccessivo stress per i dipendenti che vi lavorano;
  • Alla cancelleria A.B., R.P.A. e liquidazioni, si è in condizioni operative non idonee secondo le norme vigenti, addirittura pare che i fascicoli siano ubicati anche sotto le scrivanie, con stress continuo e rischio per la salute del personale;
  • Risulta che sono stati elevati diversi procedimenti disciplinari al personale, che a nostro avviso, potevano essere evitati. Di fatto anche se conclusisi con semplici rimproveri verbali creano uno stato di tensione psicologica e negatività tra i dipendenti che hanno sempre dato prova di attaccamento al lavoro non indifferente; si chiede l’intervento del Sig. Presidente per l’annullamento di tali provvedimenti emessi dal Dirigente Amministrativo;
  • Le condizioni dei servizi igienici sono fatiscenti;
  • Come già avevamo segnalato con nota prot. n. 41115/SN-A   del 4.11.2015 l’acqua potabile viene convogliata in vasche in eternit e fuori dal tribunale insistono coperture in eternit, che creano nocumento alla salute del personale;
  • Il cortile adibito a parcheggio è infestato dalla parietaria, che come noto provoca allergia;
  • Nonostante gli ordini di servizio siano rispondenti alle esigenze di salute del personale, di fatto per il regolare svolgimento del servizio e per la diminuzione dei tempi di trasporto i lavoratori per esigenza di servizio sono “costretti” a movimentare pesi che vanno oltre il quantitativo prescritto dal medico competente. Sig. Presidente, quanto suggerito dal Dirigente Amministrativo con nota prot. n. 1808 del 29.09.2016 in risposta alla nostra nota, cioè di arrivare a dimezzare un fascicolo per diminuirne il peso, a nostro avviso sarebbe inopportuno, in quanto nella movimentazione potrebbero andare smarriti documenti.

         Cogliamo l’occasione per rammentare alla Dirigente in risposta alla sua nota prima citata che il ruolo del sindacato è quello di tutelare i lavoratori e di sindacare nei posti di lavoro in tutela del personale e per una migliore funzionalità dei servizi in piena applicazione delle norme vigenti.

         Con la presente si proclama lo stato di agitazione del personale.

         Siamo certi che la S.V. ci convocherà  per un incontro ufficiale al fine di pianificare, risolvere le problematiche sopra indicate, evitandoci di intraprendere azioni di lotta sindacale a tutela dei diritti del personale.

         Si resta in attesa urgente riscontro.

         Distinti saluti.

                                                                                         Il Segretario Generale

                                                                                                UILPA Catania

                                                                                            Armando Algozzino

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