COMUNICATO STAMPA DEL 1.04.2015

Ufficio stampa UILPA Catania

                                                                 

Perché non funziona la Pubblica Amministrazione????

Vedesi vertenza C.C. Bicocca

Sit-in presso la Prefettura di Catania giovedì 2 aprile 2015

dalle ore 10.30 alle ore 12.30

 

        

 

Il Segretario Generale della UILPA di Catania, Armando Algozzino, sollecitato dal Coordinamento territoriale UILPA Penitenziari per il personale di polizia penitenziaria e dal Coordinamento territoriale UILPA Giustizia per il personale del Comparto Ministeri, ha proclamato un sit-in di protesta nei confronti della Direzione della Casa Circondariale di Bicocca, giorno 2 aprile 2015 dalle ore 10.30 alle ore 12.30 dinanzi la Prefettura di Catania.

 

         “Abbiamo proclamato un sit-in per far conoscere ai mass media e all’opinione pubblica le problematiche del personale della Casa Circondariale di Bicocca per far rilevare che nella Pubblica Amministrazione si interviene solo su semplici piccoli lavoratori, mentre l’ALTA Dirigenza si astiene dall’intervenire contro un Dirigente e/o un Comandante.”con queste parole il Segretario Generale della UILPA di Catania Armando Algozzino apre l’intervista.

 

         Quali sono le problematiche denunciate?

         “Denunciamo il comportamento del Direttore e del Comandante che disattendono gli accordi relativi alla gestione del personale di Polizia Penitenziaria e del personale del Comparto Ministeri, le relazioni sindacali e i diritti del personale. Molteplici sono i punti denunciati nelle tante vertenze da parte della UIL, è impossibile spiegarli in poche righe, per cui mi limito ad illustrare pochi punti, tutti esplicitati nell’allegata vertenza:

         Per quanto riguarda il personale di Polizia Penitenziaria: l’Accordo Quadro Regionale è inesistente; è stato variato l’orario di lavoro immotivatamente, nonostante l’incremento di unità provenienti dalla Scuola di Formazione di San Pietro Clarenza; non vengono rispettati gli interpelli; l’anzianità di servizio è ignorata nell’assegnazione dei posti di servizio preminenti; accanimento verso la Segreteria Agenti ove ormai sono rimaste solo 2 unità (una unità viene utilizzata quasi sempre a turno) e le pratiche del personale restano in arretrato; disapplicazione dei turni di servizio; nulla è stato eseguito per il benessere del personale relativo alle direttive indicate nella circolare DAP del 15.04.2014. (Abbiamo invitato l’Amministrazione ad un’ampia riflessione, visto che alla C.C. di Bicocca ci sono stati in questi anni n. 2 suicidi e n. 2 omicidi tra il personale oltre a diversi decessi per infarto); forti pressioni psicologiche nei confronti di rappresentanti sindacali. Per quanto riguarda il personale del Comparto Ministeri: disapplicazione delle norme e della legge in tema di gestione della performance e della valutazione dell’apporto individuale dei lavoratori. Il Direttore non ha ottemperato agli adempimenti e ai termini previsti sia per il 2013 che per il 2014. Inoltre lamentiamo: assenza diritto d’informazione preventiva e successiva; mancata organizzazione del lavoro; violazione della vigente normativa relativa all’orario di lavoro; assenza di trasparenza di gestione degli atti del personale; disconoscimento dell’organizzazione per aree; gestione unilaterale e autoritaria del personale; mortificazione delle autonomie professionali dei dipendenti; assenza di programmazione del lavoro; omissione nell’assegnazione di obiettivi al personale; mancata valutazione del personale; assenza di un piano d’istituto condiviso. Inoltre, problematica comune a tutto il personale, chiunque depositi qualsiasi atto in Direzione non ha possibilità di avere una ricevuta dell’atto depositato (sono stati ritirati i timbri ormai da diversi mesi).

 

         Cosa ha fatto l’Amministrazione Centrale a seguito delle vostre tante vertenze? “L’Amministrazione Centrale ha inviato nel 2011 un’ispezione ministeriale, della quale non conosciamo gli esiti. Il Provveditore Regionale ha inviato più volte note al Direttore di Bicocca invitandolo a rispettare le norme e ha disposto degli accertamenti ancora in corso, ma il Direttore disattende anche gli ordini del suo Superiore gerarchico. Lo stesso Provveditore in occasione di precedenti vertenze ci ha convocato due volte presso il Provveditorato Regionale, accertando diverse inadempienze della Direzione.

 

         Cosa chiedete ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria? “Chiediamo che il Direttore e il Comandante vengano avvicendati. Non è più possibile tutelare un Direttore e un Comandante che non applicano l’A.Q.N. (Accordo Quadro Nazionale), il P.I.R. (Protocollo d’Intesa Regionale) e il P.I.L. (Protocollo d’Intesa Locale), specialmente dopo i fatti avvenuti a Bicocca (che hanno visto intervenire l’autorità giudiziaria). Riteniamo indispensabile per il personale la corretta interpretazione delle norme. Per cui, considerato che un dirigente non può essere indipendente da una Amministrazione; considerato che l’Amministrazione non ha mai preso provvedimenti contro tale Dirigente e contro il Comandante dell’Istituto; considerato che un Dirigente Penitenziario non può disattendere “i consigli e gli inviti” del Provveditore e dissentire dalle vertenze per i diritti del personale,ribadisce il sindacalista “chiediamo l’avvicendamento del Direttore e del Comandante della Casa Circondariale di Bicocca”.

 

         In altri istituti penitenziari, a noi risulta che, laddove è intervenuta l’autorità giudiziaria, l’Amministrazione Centrale spesso ha, al di fuori delle responsabilità, comunque trasferito Direttore e Comandante. Come mai alla C.C. di Bicocca questo non è avvenuto? “Per quello che mi risulti, in alcune sedi effettivamente l’Amministrazione, al di fuori delle responsabilità oggettive da parte dei Direttori e dei Comandanti, spesso, nel passato, li ha trasferiti entrambi per dare un segnale forte. Io non voglio entrare nelle questioni giudiziarie, ma chiedo questo avvicendamento per dare, dopo un ventennio di reggenza del Direttore, nuovi stimoli al personale di quella sede, per i motivi indicati nella vertenza inoltrata il 16.03.2015 a tutti gli Organi Superiori dell’Amministrazione Penitenziaria.   

 

Rivolgiamo un cordiale saluto ad Armando Algozzino, Segretario Generale della UILPA di Catania, ringraziandolo per la disponibilità e ricordiamo che è raggiungibile telefonicamente al 348 8978553.