Stampa
Categoria: Penitenziari

Oggetto: Disfunzioni organizzazione del lavoro C.C. Caltagirone

 

         Lo scrivente Segretario Generale della UILPA di Catania ha ritenuto, dopo aver ascoltato in data 25.03.2014 le lamentele del personale di Polizia Penitenziaria in occasione di una sua visita in Istituto con relativa consultazione dei lavoratori, di segnalare alcuni punti sotto indicati che richiedono un immediato intervento delle SS.LL.

         Si spera che il Direttore non era a conoscenza delle disfunzioni organizzative sotto indicate lamentate dal personale perché sarebbe ancor più grave ed inconcepibile un suo assenso. A tal proposito il personale lamenta che:

  1. Al personale spesso vengono effettuate variazioni di servizio senza preavviso ed inoltre l’ufficio competente che avrebbe l’obbligo di comunicare le variazioni di servizio per il giorno successivo non svolge tale compito, ponendo a rischio di rapporto il personale che per avere la certezza del turno di servizio successivo è costretto a telefonare a proprie spese;
  2. Non c’è di fatto una costante rotazione del personale nei posti di servizio e nei vari blocchi dell’Istituto;
  3. Pare ed è facilmente accertabile che il personale di Polizia Penitenziaria che rientra da un periodo di malattia sia destinato a prestare servizio al “blocco 50”. Se le lamentele fossero reali, le SS.LL. certamente capiranno che quanto a noi segnalato riporta indietro il Corpo di Polizia Penitenziaria di ben 50 anni e l’A.Q.N. sottoscritto da tutte le OO.SS. risulterebbe carta straccia;
  4. Altresì al “blocco 25” vengono assegnate spesso le stesse unità di Polizia Penitenziaria (blocco ritenuto più leggero ove è stata attivata la “sentenza Torreggiani” ed è previsto un servizio di controllo le telecamere);
  5. Abbiamo anche avuto delle lamentele, ancora non accertate, che spesso il rientro in cella dei detenuti al “blocco 25” previsto per le ore 15.30 e per le 18.00 viene eseguito di fatto da un solo Agente. Se quanto segnalato fosse vero il personale che espleta tale servizio i rischi sarebbero eccessivi;
  6. Inoltre tantissime sono state le lamentele del personale di Polizia Penitenziaria che nonostante abbia garantito i servizi malgrado la carenza di organico, senza rapporti disciplinari né note di demerito, si è visto notificare un rapporto informativo ridotto nel punteggio immotivatamente;
  7. Inoltre siamo venuti a conoscenza che l’Amministrare vuole riattivare i “reparti infermeria” con l’incremento di 100 detenuti con lo stesso organico, non si sa se su disposizione dell’Amministrazione Centrale o Regionale. Ciò a nostro avviso comporterebbe un aumento dei posti di servizio che con l’attuale organico è impossibile garantire senza l’incremento di unità di Polizia Penitenziaria. A tal proposito il Sig. Provveditore non ha mai convocato le OO.SS. regionali per discutere quanto sta disponendo.

         Per quanto esposto si chiede un intervento immediato atto alla risoluzione delle problematiche indicate e qualora si volesse riattivare i “reparti infermeria”, si chiede l’incremento di 25 unità di Polizia Penitenziaria.

         Si dichiara lo stato di agitazione del personale e si resta in attesa di urgente riscontro.

         Distinti saluti.

 

                                                                                         Il Segretario Generale

                                                                                    Coord. Responsabile U.I.L.P.A.

                                                                                             Armando Algozzino