NUOVA RIUNIONE SULLO SCHEMA DI DPCM RELATIVO ALLA SPENDING REVIEW DEL MIBACT

 

Alla presenza del prof. Giampaolo D’Andrea (già Sottosegretario di Stato nel nostro Ministero), che è il nuovo Capo di Gabinetto designato dal ministro Franceschini, del Segretario Generale arch. Recchia e dell’Amministrazione si è svolto un nuovo incontro in merito alla bozza di DPCM che verrà discusso e ratificato domani, ultimo ineludibile giorno utile ai sensi della vigente normativa sull’applicazione della spending review. Il confronto (che si è aperto con la dichiarazione di disponibilità del neoministro ad incontrare le OO. SS. forse già dalla prossima settimana, per ascoltare i rappresentanti dei lavoratori) è servito ad evidenziare le novità di questa bozza rispetto alla versione precedente, di poco tempo fa, rispetto all’impostazione voluta dall’allora ministro Bray. Queste le novità, in sinstesi:

-       Alcune Direzioni Regionali non verranno più accorpate fra loro, per garantire presenza e presidio del territorio; le cinque sedi designate verranno, però, derubricate a Istituti dirigenziali di livello non generale, una soluzione peraltro in uso presso altre Amministrazioni e precedentemente non contemplata.

-       Viene rafforzata la sinergia tra Beni Culturali e Turismo, sia in chiave di promozione culturale che di promozione d’impresa. Le stesse Direzioni Regionali avranno, nella loro denominazione, un esplicito riferimento al turismo e rivestiranno un ruolo cardine in relazione alla pianificazione e programmazione dei fondi comunitari, ai P.O.R. con cui sostenere gli interventi per il nostro patrimonio.

Una volta approvato, il decreto verrà inviato alla registrazione; successivamente si procederà ad interpello interno per coprire i posti delle sedi dirigenziali.

Come UIL abbiamo riassunto le problematiche a nostro avviso più urgenti: l’ingerenza eccessiva degli organismi di controllo – che entrano nel merito delle questioni a rilevanza interna invece di limitarsi a verificare la regolarità degli atti amministrativi; i conflitti di competenze tra organismi territoriali della nostra stessa Amministrazione (il punto più debole della bozza Bray), mentre invece basterebbe limitare al ruolo di coordinamento le prerogative delle Direzioni Regionali;  il rischio che senza ulteriori risorse la derubricazione di cinque Direzioni Regionali possa comportare la scopertura di altrettanti posti per Soprintendenze e Istituti periferici; l’emanazione delle piante organiche (da cui discende l’applicabilità di istituti contrattuali quali comandati, passaggi orizzontali, distaccati, etc.), elaborate dalla DG OAGIP ormai parecchi mesi fa e arenatesi sulla scrivania di Bray in attesa di non si sa cosa; riattivazione di corrette relazioni sindacali, a proposito delle quali abbiamo riassunto la situazione che ha portato a non voler firmare l’ultimo accordo; un trattamento economico equo e non discriminatorio per i neofunzionari; la salvaguardia del FUA e il ripristino del tetto teorico del 2010, senza i tagli ingiustificati operati dal MEF.

Contestualmente, abbiamo invitato il Direttore Generale per la Valorizzazione a voler dare esecuzione all’accordo di II livello per il lavoratori ALES, che da un anno attendevano il dovuto; il Direttore Buzzi ha risposto di aver già predisposto il decreto e di averlo inviato alla firma del Ministro stesso. 

In chiusura, inaspettatamente, è giunto il Ministro, che ha manifestato la sua disponibilità ad un confronto con le OO. SS. su tutti i temi rilevanti del Ministero e ha annunciato che intende procedere con la riforma organica del Ministero secondo la procedura già avviata (DPR con iter parlamentare).

Abbiamo anche chiesto, insieme ad altre OO. SS., l’apertura di uno specifico tavolo sulle questioni della dirigenza e il Segretario Generale ha concordato annunciando che la questione più importante di cui dovrà occuparsi sarà la graduazione dei posti dirigenziali che verranno individuati dalla riforma. Noi abbiamo chiesto che si occupi anche dei criteri di bandizione e assegnazione degli incarichi.

 

Fraterni saluti

 

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