VOLO BASSO: TERRA-TERRA
Quando ci soffermiamo sul futuro del nostro Ente e appalesiamo il “rischio”, in mancanza di iniziative politiche/organizzative che ne valorizzino il potenziale, di confluire nel “grande INPS” o peggio ancora di una messa in discussione del monopolio INAIL nella gestione del rapporto assicurativo, c’è chi, tra gli Organi di Vertice, reagisce in modo scomposto fino a definirla pubblicamente una vera e propria “S_ _ _ _ _ _ _ a” salvo ammettere, subito dopo, che nel passato qualche timore concreto c’è stato! A nostro avviso questo timore persiste tutt’ora, nonostante le dichiarazioni “rassicuranti” del Presidente dell’INPS nel silenzio di quello INAIL.
Quindi in questo comunicato affrontiamo alcune questioni “terra-terra, ovvero di volo basso” facendo proprio un confronto con quanto è avvenuto e con quanto sta ancora avvenendo nei rapporti sindacali all’interno dell’Ente INPS e quanto non è avvenuto e non sta avvenendo nell’Ente INAIL.
Tasso sui mutui ipotecari: per arrivare ai tassi attuali, l’INAIL (accordo firmato il 24/6/2015) ha impiegato due anni in più dell’INPS (accordo dell’8/5/2013), due anni nei quali i nostri colleghi, a parità di condizioni, hanno pagato interessi maggiori! Nel frattempo l’INPS ha raggiunto un nuovo accordo (22/7/2015) per cui il tasso di interesse dei mutui ipotecari è stato ulteriormente abbassato portandolo all’ 1,05% per i primi 20 anni e all’ 1,55% dal 21° al 35° anno . Quanti anni dovranno passare affinché anche i Lavoratori dell’INAIL possano avere lo stesso tasso? Solo per memoria va ricordato che in sede di accordo INAIL, preannunciammo quanto stava avvenendo in INPS e, pur nell’incredulità, l’Amministrazione INAIL prese l’impegno a seguire la stessa strada!
Strategie sulle politiche del Personale: in INPS con intesa del 29/5/2015, è stato definito l’“accordo di programma 2014/2016”, con il quale, oltre a tracciare la strategia sulle politiche del Personale (atto doveroso per una Amministrazione dotata di strategia e che non vive alla giornata), è stata anche l’occasione per ribadire l’importanza, la serietà e la concretezza che caratterizzano le relazioni sindacali in quell’Ente. Serietà e concretezza che vengono maggiormente apprezzate perché hanno il coraggio di essere in controtendenza con il diffuso desiderio di scimmiottare il comportamento prevalente che caratterizza la compagine governativa nel rapporto con le OO.SS.. Su questo versante, in INAIL si è persa, finora, l’occasione per valorizzare le nostre Risorse Umane, specie quelle delle Aree A e B, Aree ormai superate e ghettizzanti: è necessario creare all’interno dell’Ente, in via anticipata, le condizioni migliori per sostenere le auspicate innovazioni normative del prossimo CCNL. Sull’argomento tutte le OO.SS. INAIL chiesero all’Amministrazione, nell’autunno del 2014, di aprire un tavolo di confronto: richiesta rimasta senza risposta!
Progressioni economiche all’interno delle Aree Professionali: come è noto per l’anno 2015 è venuto meno il blocco delle retribuzioni individuali, blocco che fu introdotto con il decreto legge 78/2010 e che ha protratto i suoi effetti fino al 31 dicembre 2014. Ebbene, anche su questo argomento in INPS si sono succeduti incontri Sindacali che hanno portato alla sottoscrizione di specifico accordo (23 giugno 2015), da perfezionare con ulteriore accordo, previsto in questi giorni, con il quale verrà individuata la percentuale, sicuramente superiore al 50% dei possibili destinatari.
Personale con profilo informatico: non ci sono più alibi che l’Amministrazione possa vantare per non affrontare e risolvere questo annoso problema, aggravato ancor di più dalle “scelte” sconsiderate che sono state fatte in occasione del Modello Organizzativo: non aver previsto nelle dotazioni organiche delle strutture territoriali le posizioni organizzative di II livello e l’aver operato una fortissima riduzione di quelle di I livello!
Funzionari di vigilanza che hanno esercitato l’opzione di cambio di profilo: è passato più di un mese da quando 29 colleghi (circa il 10% della forza) hanno deciso di esercitare tale opzione, ad oggi, non c’è stata nessuna interlocuzione tra l’Amministrazione e i colleghi che continuano a svolgere la stessa precedente attività come se nulla fosse successo: non vorremmo trovarci di fronte ad eventuali “sorprese”, ma non vorremmo neanche aspettare di vedere cosa decidono in INPS.
Posizioni organizzative vacanti: dopo il famigerato accordo del 14 aprile 2014 (non firmato dalla UILPA INAIL) siamo costretti a registrare situazioni paradossali (sia al centro che sul territorio), per niente comprensibili. Pur in presenza dei presupposti oggettivi per poter attribuire le posizioni organizzative, le stesse spesso sono lasciate vacanti, talvolta prefigurando futuri declassamenti o chiusure di sedi con conseguenti tagli nelle dotazioni organiche, atre volte, a causa di libere interpretazioni, si prende tempo in attesa di futuri ed ignoti scenari. Queste omissioni sono peraltro incoerenti con il modello organizzativo che per far funzionare al meglio le strutture ha bisogno di tutti i livelli di responsabilità previsti e danno l’idea del non governo dal centro. Ma la cosa più grave è che, nell’indifferenza dei firmatari di quell’accordo, si consente di non coprire dette posizioni in particolare quelle dei profili sanitari e socio-educativi (infermieri e assistenti sociali). La non attribuzione, oltre a rappresentare un danno attuale e potenziale in termini economici e di carriera in quanto si sono create diversità di trattamento nelle regioni o in Direzione Generale, rappresenta anche il preludio per una possibile riduzione di dette posizioni. Ancora più grave è invece la scelta, purtroppo diffusissima, di dare al Vicario anche la responsabilità di un processo coincidente con una posizione organizzativa! Si ha la netta impressione che in materia di “organizzazione” la Direzione Generale non trasferisca al territorio, in modo univoco e corretto, le necessarie e opportune informazioni.
Quelli sopra riportati sono solo alcuni degli argomenti di “ordinaria amministrazione” sui quali avremmo potuto e dovuto confrontarci ed invece, nonostante i ripetuti solleciti, ciò non è avvenuto. A questo punto bisognerebbe rispondere alla domanda: perché?
Secondo noi la risposta va ricercata nell’ incapacità di intrattenere relazioni sindacali, in quanto, per sostenerle è necessario avere l’attitudine a dare risposte e di essere coerenti con le stesse, ma per fare ciò bisogna avere un’idea, almeno parzialmente definita di “cosa fare” ed una visione prospettica del “proprio agire”.
Ma se questa analisi fosse giusta quali comportamenti dovrebbero avere le OO.SS.?
A questo, la UILPA INAIL risponde con alcuni concetti che sono riportati a pagina 19 della relazione con la quale, oltre un anno fa (4/6 settembre 2014) abbiamo aperto i lavori del Congresso Nazionale UILPA INAIL a Trieste:
“..omissis…. Comunque sono convinto che, unitariamente o meno, sarà molto difficile con questa Amministrazione, ripristinare relazioni che non presuppongano conflittualità....omissis.…in circa 3 anni, nonostante le assicurazioni formali e informali, non ci siamo mai incontrati sull’informatica, sulle strategie generali dell’Ente, sulle politiche del personale, sull’attuazione del Nuovo Modello Sanitario……..omissis ….., di fatto ci troviamo con una Amministrazione che non è affidabile, non ha rispetto per i propri lavoratori e, in costanza degli attuali Vertici, sono certo, tenterà di incontrare sempre meno le OO.SS. e cercherà di avere un rapporto di “basso profilo” con il Sindacato. Tutto ciò potrà essere impedito se saremo capaci di ritrovare l’unità sindacale, ma soprattutto se sapremo riconquistare il consenso da parte dei nostri lavoratori….omissis...”.
Possiamo ben dire che da allora ad oggi i nostri comportamenti sono stati e continueranno ad esserlo, coerenti con quell’analisi, che poi è la stessa che siamo purtroppo costretti a confermare a distanza di oltre un anno!
IL COORDINATORE GENERALE
UILPA INAIL
Augusto Delle Monache